La relazione tra ansia e rilassamento
Molte persone che soffrono di disturbi d’ansia non si sentono a loro agio con le tecniche di rilassamento, perché credono che sia importante essere sempre vigili e guardarsi da eventuali pericoli. Anche se la realtà di questa situazione è diversa.
In realtà le tecniche di rilassamento contro stress e ansia possono essere un valido aiuto per contrastare i sintomi di queste condizioni che possono diventare debilitanti per affrontare le sfide del quotidiano. Ecco qualche consiglio in più su questo fronte.
I vantaggi reali del rilassamento
Non è giusto essere sempre rilassati, ed è altrettanto sbagliato essere sempre ansiosi, infatti sarebbe invece molto importante riuscire a raggiungere il giusto equilibrio.
Imparare a rilassarsi, a lasciarsi andare un po’, consente di essere maggiormente padroni della nostra situazione e i vantaggi del rilassamento sono molti.
Le persone che imparano a rilassarsi ottengono molti vantaggi. Ad esempio dormono meglio. In generale, provano delle sensazioni di calma e benessere. Ma non solo.
La base del rilassamento
Kabat-Zinn (nella foto) e altri autori, nel 1992, scoprirono che un programma di addestramento basato sulla riduzione dello stress e sul rilassamento alleviava realmente i sintomi dell’ansia e del panico.
Tutto ciò aiutava a preservare questa condizione in tutti quei pazienti che soffrivano di ansia generalizzata, attacchi di panico o disturbi con agorafobia. Ovvero la paura degli spazi aperti.
Uno dei principali motivi che, in genere, innescano i comportamenti ansiosi sono i ricordi, soprattutto quelli negativi o che ci causano agitazione, ovvero, ansiogeni.
Molti di noi hanno ricordi negativi che di tanto in tanto disturbano, anche se non interferiscono pesantemente con la nostra vita, mentre, per alcune persone, alcuni ricordi spiacevoli influenzano, in maniera significativa, sia il presente che il futuro.
Esempio di rilassamento in terapia
Una donna si rivolse, non riusciva a scrivere in pubblico. Questa fobia risaliva ai tempi della scuola: un’insegnante la rimproverava a voce alta da farle tremare la mano mentre scriveva. I compagni se ne accorgevano e lei si sentiva ancora più confusa.
Una volta raggiunta l’età adulta, si accorse che quando doveva scrivere qualcosa in pubblico, come per esempio in banca, questo ricordo si ripresentava nella sua mente. Causandole tremore alla mano, imbarazzo, forte tachicardia e sudorazione.
Quando venne a trovarmi, era arrivata al punto di dover evitare di dover scrivere in pubblico. Con tutte le conseguenze che una limitazione del genere può originare.
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Il rilassamento controlla i brutti ricordi
Devi imparare a esercitarti, a livello mentale e fisico, per controllare ogni condizionamento originato dal ricordo. A prescindere dall’effetto dipeso.
Si può tornare ad agire liberamente e senza stress in ogni situazione. Perché il passato è morto e sepolto. Esiste solo ed esclusivamente per come noi scegliamo di ricordarlo. Tutto si risolve a nostro vantaggio, ci consente di modificare i ricordi e tutti gli effetti.
È utile interferire con convinzioni dettate dall’esperienza e che hanno aiutato a prendere decisioni nella vita? I ricordi, come insegna la scienza, sono poco affidabili.
Che cos’è un ricordo? Come lo gestiamo?
Un ricordo è semplicemente la registrazione dell’ultima volta che abbiamo ricordato quel ricordo. E sappiamo bene come, con il passare del tempo, i ricordi possono venire completamente distorti. Al punto tale dal diventare assolutamente imprecisi.
Il ricordo era solo un’interpretazione della situazione. Giusto lasciare che la vita venga regolata da un programma inflessibile, basato su un ricordo che si è formato così?
Affinché le lezioni apprese dal passato non vengano dimenticate, potrebbe essere più opportuno modificare i rapporti. Questo al fine di ridurre o neutralizzare le sensazioni negative a loro associate. Piuttosto che cancellarli dalla mente.
Non sarebbe saggio, per esempio, per una persona che ricorda di essere stata morsa da un cane, modificare la condizione di cautela che prova. Anche perché questa sensazione è razionale, non sconvolge la vita e potrebbe rivelarsi utile per proteggerla.
Come procedere con il rilassamento?
Il Dott. Vernon Coleman (1993) consiglia di scrivere su di un quaderno tutti i momenti felici della vita che si ricordano, di sceglierne i sette migliori e di riviverli in dettaglio.
Questa tecnica di rilassamento per l’ansia e attacchi di panico – sempre difficili da affrontare – ti consente di ricordare le sensazioni piacevoli associate a quei momenti
Rivivere queste sensazioni e lasciarsi cullare da questi ricordi, al mattino, appena svegli e alla sera prima di addormentarsi potrebbe essere renderci di un umore molto più sereno, positivo e predisponente alla felicità per l’intero arco della giornata.