La tecnica della scomposizione nel trattamento della frigidità
Ti è mai capitato di non provare alcun desiderio sessuale o di essere incapace di eccitarti e dunque di raggiungere l’orgasmo? Allora potresti vivere la cosiddetta frigidità.
Nell’articolo di oggi ti parlerò in maniera approfondita di questo argomento. Le informazioni che leggerai sono frutto di un’accurata ricerca dei migliori studi sull’argomento, così come delle mie esperienze personali come psicoterapeuta.
Come al solito, nella parte finale dell’articolo troverai alcune esempi di teorie pratiche che potrai usare fin da subito.
Anche se secondo molti psicologi clinici c’è un’abitudine diffusa nel classificare le diverse impostazioni di psicoterapia attraverso alcuni termini che, in gergo, potremmo indicare come, ad esempio, triplice orientamento verso sé stessi, verso il qui e verso l’adesso, non tutti gli psicologi sono concordi nel riconoscere come corretta l’operazione.
Secondo la quale, agendo in questo modo, si verrebbe a manipolare in modo intenzionale l’orientamento del cliente verso persone, tempi e luoghi, anche se questa risulta essere una pratica accettata e piuttosto comune.
La tecnica della frammentazione
La frammentazione, invece, è una pratica molto conosciuta e diffusa. Quando un cliente si presenta da uno psicoterapeuta e scopre che la sua personalità è suddivisa in es, io e super-io, in realtà sta sperimentando un nuovo orientamento verso la persona.
Mentre quando il cliente visita un terapeuta con un approccio di Analisi Transazionale lascia la seduta con maggior consapevolezza della presenza dominante degli stati dell’io Genitore, Adulto, Bambino e di tutti i disturbi connessi.
Come le diverse scuole di psicoterapia hanno scoperto ed identificato, ogni modo di formulare mappe psicodinamiche attraverso le quali poter diagnosticare consiste nella frammentazione e questo, quasi sempre, aiuta il cliente nel processo di definizione degli obiettivi da raggiungere e di identificazione delle aree di cambiamento.
Terapia della Gestalt
Uno degli esempi più drammatici relativi alla scomposizione potrebbe essere ritrovato nelle terapie esistenziali come, ad esempio, la Terapia della Gestalt, lo psicodramma e l’ipnosi.
Infatti, quando ad un cliente si chiede di guardare una sedia vuota e di parlare con sua madre, avviene una ben più netta e definita frammentazione in quanto la persona si dissocia dall’esperienza di identità quotidiana.
E, allo stesso modo, quando si mette in scena uno psicodramma, al cliente si può chiedere di giocare il ruolo di sé stesso durante diversi periodi della sua vita e, mentre questa frammentazione creerà nuove opzioni, un aspetto della sua identità sarà contrapposto ad altri.
All’interno di un esercizio terapeutico controllato, ogni tecnica può, simultaneamente, alterare le tre sfere dell’orientamento generale nei confronti della realtà, quindi, così come una persona può essere analizzata secondo la teoria psicodinamica, è possibile anche lavorare con piccoli pezzi dell’identità globale, esaminando le diverse parti del corpo.
Erickson e la tecnica dell’autoesame microscopico
Erickson, quando lavorava con individui caratterizzati da un’immagine disturbata del proprio corpo oppure che avevano paura di una funzione biologica quale appunto potrebbe essere il sesso, utilizzava molto spesso la tecnica che identificava come autoesame microscopico.
Ad esempio, quando Erickson lavorava con una donna che si lamentava di essere frigida, dopo aver preso un testo dalla sua libreria che trattava di medicina, la aiutava a studiare ogni fibra e ogni tessuto del sistema riproduttivo femminile.
E, poi, dopo aver analizzato ogni più piccolo dettaglio della sua anatomia e dopo aver discusso le funzioni individuali di ogni organo e pezzo di tessuto, tornava sul tema dell’orgasmo e, a questo proposito, chiedeva quale utilità avrebbe avuto la sua mano se avesse provato sensazioni da una parte sola.
A questo punto, in relazione a questa impostazione terapeutica, qualora la paziente si fosse mostrata d’accordo sulla tesi secondo la quale fosse stato giusto pensare che la sua mano avrebbe dovuto provare sensazioni su entrambe i lati, Erickson l’avrebbe portata a condividere la teoria per cui l’orgasmo deve essere percepito in tutta la sua globalità.
Così incoraggiando la signora a sperimentare l’orgasmo nel lato sinistro delle sue labbra durante un rapporto e, poi, ancora, in un’altra occasione, a sentire l’orgasmo nella parte destra delle labbra.
In questo modo, la cliente avrebbe dovuto assimilare l’esperienza dell’orgasmo non come un’unità globale, ma avrebbe dovuto riuscire a suddividere l’orgasmo in parti, estendendolo nel tempo e, infatti, a seguito degli incontri, la signora riferì di avere imparato a provare piacevoli orgasmi.
Questa frammentazione e disamina microscopica diminuisce notevolmente il potere emotivo dei pensieri negativi molto spesso associati al sesso, aiutando a fornire l’opportunità di sviluppare una nuova comprensione della sua importante funzione sociale e biologica.
Ed incrementando, così, la capacità di percepire completamente le sensazioni propriocettive.
Conclusione: tecnica della scomposizione nel trattamento della frigidità
Bene! Siamo arrivati alla fine di questo articolo! Come avari capito dalla lettura dell’articolo, la frigidità riassume un mix di disturbi sessuali e, come tale, può essere guarita con un valido supporto psicologico.
Se ti rendi conto di non riuscire a gestirla da solo allora considera la possibilità di rivolgerti ad un terapeuta. Come sempre puoi farmi sapere cosa pensi dell’articolo o pormi una domanda qualsiasi nei commenti.